L’Italia è condannata a pagare multe da 476 milioni di euro all’anno per infrazioni comunitarie sulle reti idriche. Sono 110 gli agglomerati condannati secondo la prima procedura di infrazione (in totale sono tre) inflitta all’Italia dall’Unione europea per il mancato adeguamento di impianti e reti di depurazione. La Sicilia, con 43 gli agglomerati di oltre 40.000 abitanti coinvolti con 80 interventi (soltanto Palermo ne ha circa 10), è la regione messa peggio.
«I motivi dei ritardi sono legati alla pessima gestione delle rete idriche – afferma Vania Contrafatto, assessore per l’Energia e i servizi di pubblica utilità Regione Sicilia - . Manca il concetto di sistema idrico integrato. Ci sono ancora nella nostra Regione realtà che a Roma chiamano “i pozzettari”, reti idriche gestiti dai singoli cittadini che ostacolano le opere in atto».
Contrafatto, che è stata nominata Commissario Straordinario per la progettazione dal governo, dice che sono già stati avviati 10 interventi per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione e che entro la fine dell’anno ne partiranno altri, con l’obiettivo di avere una rete idrica funzionante entro il 2020. Oltre alla Sicilia, sono stati nominati commissari governativi per la realizzazione di fognature e impianti per la depurazione anche nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Veneto.
Valotti: «Serve una svolta industriale»
Secondo Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, serve una svolta industriale. «La situazione del sistema idrico in molte zone d’Italia è drammatica - spiega - . In assenza di operatori industriali efficienti, i cittadini subiranno aumenti di tariffe per pagare le sanzioni all’Unione europea invece che per finanziare gli investimenti essenziali. Serve una svolta industriale, capace di superare le contrapposizioni tra pubblico e privato. Efficienza dei gestori, scala minima dimensionale, capacità finanziaria e tecnologica, sono gli elementi da promuovere per uscire dall’emergenza».
Watec Italy a Venezia
Di questo e di altri problemi della rete idrica italiana si parlerà a Watec Italy 2016, mostra convegno dedicata al trattamento e alla tutela dell’acqua organizzata dalla società internazionale Kenes Exhibitions che si tiene a Venezia dal 21 al 23 settembre e che per la prima volta si tiene in Europa.
Aziende, esperti, accademici e decisori si confronteranno e accenderanno l’attenzione, con le loro testimonianze, sui temi più stringenti legati al trattamento e alla tutela dell’acqua. Nelle conferenze, saranno approfondite tematiche come: il trattamento delle acque reflue industriali e i sistemi di distribuzione; la gestione delle acque reflue; la gestione urbana e rurale dell’acqua; la desalinizzazione nelle isole del Mediterraneo; il cambiamento climatico; l’acqua e l’agricoltura sostenibile; acqua e finanza; le perdite idriche.
AUTORE: Fausta Chiesa
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