Appello dell'Ance: "Il sisma bonus venga esteso: 11 milioni di edifici a rischio

Per i costruttori si tratta di un'opportunità davvero strategica, ma anche per i proprietari di case e appartamenti il bonus per l'efficienza energetica e quello per la ristrutturazione antisismica possono costituire una occasione importante per risparmiare sulle bollette e per mettere al sicuro la propria abitazione, oltre che per accrescerne il valore. A un costo davvero agevolato, visto che il sismabonus può arrivare fino all'85% della spesa affrontata nel caso in cui si salga di due classi di rischio. Ma al momento il sisma bonus non copre tutti gli edifici a rischio, che sono 11 milioni, stima l'Ance, ma solo quelli nella zona 1, la più pericolosa, e con un tetto di 96.000 euro. L'associazione dei costruttori lancia dunque un appello per l'estensione del bonus, anche nell'interesse della popolazione e del bilancio pubblico: Il costo complessivo per gli interventi strutturali di miglioramento sismico si aggira pertanto intorno ai 105 miliardi di euro, comunque molto meno dei 188 miliardi di euro spesi dal 1944 al 2013 per gli interventi post-terremoto, per non parlare del costo in termini di vite umane. 

 

Se ne parla stamane a un convegno dell'Ance, al quale oltre al presidente Giuliano Campana partecipano il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, il capo dipartimento di Casa Italia, Roberto Marino, il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, il presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, Massimo Sessa.

 

"Sono 11 milioni gli edifici, residenziali e non, che sorgono in aree ad alto rischio sismico e 19 milioni le famiglie che abitano in queste zone", ricorda Campana. Per questo l'Ance, in vista della legge di bilancio 2018, propone un'estensione del sismabonus, attualmente previsto per le case in zona sismica 1 (quella più a rischio), anche a quelle "2 e 3, sia per le abitazioni che per gli immobili a uso produttivo". L'Ance sostiene anche che "il limite di 96mila euro per unità immobiliare, previsto per immobili residenziali, appare del tutto inefficace per gli immobili produttivi". Quindi il bonus va "rimodulato, in funzione dell'immobile su cui s'interviene, commisurando le premialità alla superficie e ammettendo anche la possibilità di cumulo tra sismabonus e ecobonus". Infine "occorre riconoscere la possibilità di utilizzo della cessione del credito anche per gli interventi su singole unità immobiliari e per edifici diversi da quelli condominiali, compresi quelli a destinazione produttiva".

 

Ecobonus e sismabonus "sono misure già disponibili, andranno migliorate con la legge di stabilità prossima, ma sono già disponibili: ci auguriamo che vengano utilizzate specialmente nelle zone a sismiche a più alta pericolosità ma in tutta Italia", dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio. "Questa misura - ha aggiunto il ministro - è molto importante perchè si tratta di investimenti che gli italiani possono fare sulla loro casa, una casa a rischio sismico è una casa pericolosa per noi e per gli altri. Noi dobbiamo prima di tutto classificarla , quindi cercheremo di mettere in totale detraibilità anche la diagnosi sismica degli edifici, migliorare il fatto che chi non ha tasse da scaricare possa cedere il suo credito ad altri intermediari finanziari cercheremo di unire sempre di più il bonus energetico a quello sismico in maniera da fare unici cantieri nei condomini".

 

Lo stock abitativo italiano, ricorda l'Ance, è costituito da 12,2 milioni di edifici, dei quali il 70% è stato costruito prima del 1974, anno di emanazione delle norme antisismiche, e prima del 1976, anno di emanazione della normativa sull'efficienza energetica. E quindi si tratta di edifici con un fabbisogno termico di quattro volte superiore a quelli di nuova costruzione, e non si tratta solo di edifici privati, anche pubblici. Il risparmio energetico risponde anche a parametri Ue, e fa parte degli obiettivi Europa 2020. Per conseguirlo davvero non basta intervenire sui singoli appartamenti, e infatti dall'anno scorso esiste anche l'ecobonus per i condomini. Utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, e considerando il fabbisogno, l'Ance stima in 33,5 miliardi di euro il costo per gli interventi di riqualificazione energetica potenzialmente attivabili su tutto il patrimonio edilizio italiano nei prossimi anni. La misura verrà confermata dalla legge di Bilancio, ma verrà modificata: lo sconto per

gli interventi di miglioramento ecologico degli immobili verrà esteso a più tipologie e legato agli obiettivi di risparmio energetico raggiunti.

 

Ancora più strategico il ruolo del sismabonus, potenziato anche dal programma Casa Italia, lanciato all'indomani del terremoto del 24 aprile 2016. In questo caso il raggio d'intervento è ancora più ampio: secondo le stime dell'ufficio studi dei costruttori, le aree di rischio sismico rappresentano l'85% del territorio italiano e vi vive l'80% della popolazione. Del resto anche la Commissione Europea calcola che ogni euro speso in prevenzione dei danni da terremoto permette di ridurre di almeno quattro euro le spese legate all'emergenza, alla ricostruzione e al risarcimento dei danni provocati dalle calamità naturali.

 

La normativa sui bonus per interventi condominiali prevede che se ci sono condomini incapienti, che non pagano le tasse e quindi non hanno la possibilità di usufruire del bonus, sia possibile cedere il diritto alla detrazione fiscale alle imprese esecutrici o ad altri contribuenti. Sulla normativa l'Ance ha messo a punto una guida, che spiega in dettaglio anche quali sono i tetti di spesa (per esempio 100.000 euro per la riqualificazione energetica globale, da suddividere in dieci quote annuali).

 

L'ecobonus permette di detrarre il 65% delle spese certificate. Invece per il sismabonus sono previste tre ipotesi: 50% se per gli interventi antisismici eseguiti sulle parti strutturali dell'edificio non è possibile conseguire alcun miglioramento della classe sismica, 70% se l'intervento riduce il rischio sismico di una classe, 80% se lo riduce di due. Per gli interventi sui condomini le quote si alzano rispettivamente al 75% e all'85%.

 

FONTE: http://www.repubblica.it/economia/2017/09/26/news/ance_interventi_per_105_miliardi_di_euro_per_mettere_in_sicurezza_gli_edifici_-176487176/?ref=pmsk