I dati del ministero dell’Ambiente sullo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia mostrano risultati incoraggianti sull’attuazione degli interventi. Occorre concentrare gli sforzi su cooperazione, rafforzamento del sistema dei controlli e risorse per siti orfani.
L’osservatorio privilegiato del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) consente di avere una visione generale sullo stato e sulle prospettive delle bonifiche dei siti contaminati a livello nazionale. Attualmente, nei 40 Siti di interesse nazionale (Sin) ricadono oltre 1.900 soggetti privati e 530 soggetti pubblici, per un totale di circa 1.500 procedimenti amministrativi aperti, la gestione dei quali è posta in capo al Mattm, che svolge quindi, pienamente, il ruolo di amministrazione attiva.
Con riferimento allo stato di avanzamento dei procedimenti di messa in sicurezza e bonifica, in totale, dal 2000 al 31 maggio 2017, data dell’ultima rilevazione semestrale, risultano emanati 505 decreti (figura 2), dei quali
– 257 di approvazione di progetti di messa in sicurezza operativa/bonifica
– 190 di autorizzazione all’avvio di interventi di bonifica d’urgenza
– 30 di approvazione di progetti di dragaggio
– 1 di bonifica e reindustrializzazione ex art. 252bis Dlgs 152/2006 (Trieste-Servola)
– 12 di riperimetrazione di Siti di interesse nazionale ai sensi dell’art. 36bis Dl n. 83/2012
– 15 a conclusione del procedimento con Conferenza di servizi in modalità semplificata asincrona (art. 14bis della L 241/90 e successive modificazioni).
Complessivamente, al 31 luglio 2017 sono stati conclusi, per raggiungimento delle Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) o delle Concentrazioni soglia di rischio (Csr) o con certificazione di avvenuta bonifica, procedimenti per aree corrispondenti a 6.225 ettari, con un incremento di 450 ettari rispetto al 2016.
A tale cifra si aggiungono le aree con procedimento concluso già escluse dal perimetro dei Sin per effetto di provvedimenti di riperimetrazione (ad es. ex Sin Laguna di Grado e Marano, ora Torviscosa, Bussi, Emarese, Sulcis-Iglesiente-Guspinese)… leggi l’articolo integrale (pdf)
Autrice: Laura D’Aprile – Divisione Bonifiche e risanamento
Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare
NEL SITO LE TABELLE DI RIFERIMENTO
Fonte: https://ambienteinforma-snpa.it/le-bonifiche-in-italia-una-situazione-in-evoluzione/