Sarebbero quasi tre milioni i "green jobs" in Italia, pari al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale. E questa percentuale di lavoratori operanti nell'economia "verde" sarebbe destinata a crescere ulteriormente entro dicembre. È quanto emerge da "Green Italy 2017", l’ottavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e con il contributo di Ecopneus, presentato al Ministero dello Sviluppo economico.
I numeri del settore
I quasi tre milioni di posti di lavoro prodotti dalla green economy contribuirebbero alla formazione di 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto per il nostro Paese. Per il 2017, le assunzioni programmate nel settore sono 318.010. Secondo il rapporto, le figure professionali impiegate nei green jobs sarebbero caratterizzate, inoltre, da una maggiore stabilità contrattuale. Le assunzioni a tempo indeterminato, infatti, superano il 46%, mentre la media negli altri comparti scende a poco più del 30%. Tra le figure principali del settore spiccano ingegneri energetici o agricoltori biologici, esperti di acquisti "verdi", tecnici meccatronici o installatori di impianti termici a basso impatto. In queste particolari aree aziendali, i green jobs rappresentano il 60% delle assunzioni previste per il 2017. In più, considerando anche le assunzioni per le quali sono comunque richieste competenze "green", si aggiungerebbero altri 863mila occupati. Dal 2011, rileva il report, sono state 355mila, pari al 27,1% del totale, le aziende italiane (sia nell'industria che nei servizi) che hanno investito - o hanno intenzione di farlo nel 2017 - in tecnologie ecologiche, allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia. E la percentuale sale a 33,8% se si tiene conto del solo settore manifatturiero.
Dati regionali e provinciali
Secondo il rapporto, ci sono delle regioni dove le richieste di green jobs sarebbero più alte. Al primo posto per assunzioni programmate ci sarebbe la Lombardia, dove se ne contano 81.620, pari a poco più di un quarto del totale nazionale (25,7%), seguita a distanza dal Lazio, con 35.080 assunzioni (11% del totale nazionale) e dall’Emilia Romagna con 32.960 (10,4%). A livello provinciale, invece, in testa si trovano Milano, con 42.910 assunzioni, e Roma, con 29.480. In terza posizione c’è Torino, dove la domanda di green jobs ha raggiunto quota 15.070. Il rapporto mette in luce anche la geografia degli "eco-investimenti": la presenza di imprese eco-sostenibili è piuttosto distribuita in tutto il territorio nazionale, anche se ancora una volta è la Lombardia a primeggiare con 63.170 imprese, seguita dal Veneto con 35.370 e dal Lazio con 30.020. A livello provinciale, in termini assoluti, Milano e Roma guidano la graduatoria staccando nettamente le altre province italiane grazie alla presenza, rispettivamente, di 22.300 e 20.700 realtà che investono in tecnologie green. In terza, quarta e quinta posizione, con oltre 10mila imprese, si collocano Napoli, Torino e Bari.
FONTE: http://tg24.sky.it/ambiente/2017/10/24/rapporto-green-jobs-italia.html