L’emergenza coronavirus ha spinto le Nazioni Unite, d’accordo con gli organizzatori (Gran Bretagna e Italia) a rinviare il vertice mondiale sul clima, che avrebbe dovuto tenersi a Glasgow a novembre.
Lo spiega una nota del segretariato dell’ONU dedicato alla lotta contro il cambiamento climatico, UN Climate Change; per il momento, non è stata definita una nuova data per il 2021, aspettando che si risolva la crisi sanitaria.
Alla luce degli effetti dell’emergenza del Covid-19, chiarisce la nota (traduzione nostra dall’inglese), “non è più possibile organizzare una CoP26 ambiziosa e inclusiva a novembre”.
Ricordiamo che la CoP25 di Madrid, lo scorso dicembre, si era chiusa con un sostanziale fallimento, perché i governi di tutto il mondo non erano riusciti a concordare misure più severe per ridurre le emissioni inquinanti, tra cui un mercato internazionale del carbonio e un incremento del sostegno finanziario alle economie più povere, in modo da aiutarle a investire in tutela ambientale ed energie pulite.
Ecco perché l’appuntamento di Glasgow sarebbe stato di cruciale importanza: in Gran Bretagna i paesi avrebbero dovuto presentare piani più ambiziosi per tagliare le emissioni e dare così piena attuazione all’accordo di Parigi del 2015.
Così il timore è che rinviare i colloqui sul clima e concentrare tutte le risorse economiche sull’emergenza coronavirus potrebbe allentare l’impegno globale a risolvere l’emergenza climatica: un errore da non commettere, come ha raccomandato l’Agenzia internazionale dell’energia nei giorni scorsi, affermando che i piani nazionali di ripresa economica dovranno includere più investimenti nelle fonti rinnovabili e nella protezione ambientale.
Fonte: https://www.qualenergia.it/articoli/rinviata-per-coronavirus-la-conferenza-mondiale-sul-clima/