Troppe automobili e mobilità pubblica carente, gli italiani pagano il prezzo più alto in Europa: i costi sociali dovuti all’inquinamento dell’aria ammontano in media a 1400 euro per ogni cittadino, equivalente a circa il 5% del Pil. Ricoveri ospedalieri, perdita di benessere, impatti indiretti sulla salute e, quindi, riduzione dell’aspettativa di vita sono i fattori che fanno la somma del costo sociale: il peso che ogni cittadino è costretto a sobbarcarsi per far fronte ai danni derivanti dall’inquinamento atmosferico. In Europa, invece, la stima è più bassa e si aggira intorno a quota 1250 euro per una percentuale del 3,9%.
A far emergere questi dati è lo studio 'Costi sanitari dell'inquinamento atmosferico nelle città europee, connesso con sistema dei trasporti', diffuso dalla società di consulenza Ce Delf, che ha preso in esame 432 città europee, in 30 Paesi (27 Paesi Ue più Regno Unito, Norvegia e Svizzera).
Lo studio si riferisce a dati raccolti per l’anno 2018 ed è commissionato dall'Alleanza europea per la salute pubblica, una Ong di interesse pubblico presente in 10 Paesi dell'Unione Europea (European Public Health Alliance - Epha). Per quanto riguarda l’Italia è Legambiente a collaborare al progetto.
Roma, Milano e Torino sono tra le prime 25 città europee per costi sociali in assoluto, mentre ben 5 città italiane sono nella top ten per costi pro capite, di cui due lombarde (Milano seconda dopo Bucarest, seguita dal terzo posto di Padova, al sesto Venezia, al settimo Brescia e al nono posto Torino).
"Secondo i risultati dello studio, Milano ha perso poco meno di tre miliardi e mezzo di euro in un anno in welfare e costi sociali, superata soltanto da Roma - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - L’inquinamento continua a sprofondare i bilanci già gravemente compromessi delle nostre città. Milano è seconda in Europa dopo Bucarest per costo pro capite, con oltre 2800 €/anno, una cifra sottratta al benessere e alla capacità di spesa dei cittadini. Gli scienziati indicano chiaramente la responsabilità dei trasporti nell’emissione dei diversi inquinanti presi in esame. È ora di scelte coraggiose e convinte, basta con indulgenze e mezze misure, si deve uscire velocemente dal fossile e incentivare multimodalità e sharing".
E i costi calcolati potrebbero essere ancora più alti se, citando lo studio, "si includessero adeguatamente i costi correlati alla pandemia Covid-19. Le comorbilità sono un elemento preponderante nella mortalità di pazienti affetti da Covid-19 e fra le più importanti vi sono quelle associate all'inquinamento atmosferico. Da diversi documenti di ricerca si evidenzia che la scarsa qualità dell'aria tende ad aumentare la mortalità di pazienti affetti da Covid-19. Pertanto, i costi sociali di una scarsa qualità dell'aria potrebbero essere maggiori rispetto a quanto stimato in questa ricerca".
Secondo Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente, "il costo dell'inquinamento, aggravato quest'anno alla pandemia Covid19, è particolarmente pesante per i redditi più bassi: l’inquinamento, come il Covid colpisce tutti, ma chi è più povero fatica a mitigarne gli effetti ed accedere alle cure".
Fonte: https://www.adnkronos.com/sostenibilita/tendenze/2020/10/21/costi-sociali-smog-roma-milano-torino-tra-prime-citta-europee_RVkpaqEnRb32cabnCpdaHI.html