Il mercato automobilistico dell'Europa Occidentale - Ue, Paesi Efta e Regno Unito - chiude in rosso il 2022.
Le immatricolazioni sono state 11.286.939 auto, in calo del 4,1% rispetto al 2021, ma una perdita del 28,6% rispetto al 2019, anno che ha preceduto la pandemia. Il mese di dicembre è il quinto consecutivo con un segno positivo, segno di un'inversione di tendenza: le consegne di auto nuove sono state 1.091.119, il 14,8% in più dello stesso mese dell'anno precedente.
Stellantis, come Volkswagen, ha registrato un andamento peggiore del mercato: il gruppo ha immatricolato 2.052.543 auto, il 13,7% in meno del 2021, portando la quota al 18,2% dal 20,2% dell'anno precedente.
Chiudono, invece, in positivo le asiatiche Hyundai e Toyota, grazie ai modelli ricaricabili. Stellantis parla comunque di "performance storica": la Peugeot 208 è l'auto più venduta in Europa con quasi 220.000 unità nel 2022, leader in Francia e nei Paesi Bassi, sul podio in Portogallo e Benelux. In tutto sono 4 i modelli del gruppo nella 'top 10': con Peugeot 208, Fiat 500, Opel/Vauxhall Corsa e Citroën C3. Il gruppo porta avanti la strategia di elettrificazione con l'obiettivo di realizzare un cluster europeo delle batterie per i veicoli elettrici. A partire dal 2025 la società finlandese Terrafame fornirà a Stellantis il solfato di nichel.
"Questo accordo fa parte della strategia di approvvigionamento di materie prime essenziali per soddisfare le nostre esigenze la produzione dei pacchi batteria per i veicoli elettrici" spiega il ceo Carlos Tavares. Dei cinque maggiori mercati, che detengono il 70,2% delle immatricolazioni dell'Europa Occidentale, soltanto la Germania - sottolinea il Centro Studi Promotor - ha chiuso il 2022 in crescita (+1,1%), ma ancora in forte perdita sul 2019 (-26,5%). Tra gli altri quattro il risultato migliore l'ha ottenuto il Regno Unito (-2%), seguito da Spagna (-5,4%), Francia (-7,8%) e infine Italia (-9,7%). In Germania e anche nel Regno Unito e in Francia il bilancio dell'anno ha beneficiato di una maggiore disponibilità di auto elettriche e ibride plugin, che, assistite da incentivi efficaci, hanno ottenuto risultati interessanti.
E questo ha consentito al mercato tedesco di crescere e agli altri due di contenere le perdite. Lo stesso fenomeno - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - non si è verificato in Italia dove la quota delle elettriche nel 2022 è scesa dal 4,6% del 2021 al 3,7% per effetto del fallimento della campagna di incentivi 2022 a favore dell'auto elettrica e delle auto ibride, che si è chiusa con un elevato volume di fondi inutilizzati. L'Unrae ricorda che il nostro Paese occupa la quindicesima posizione nel ranking europeo, con 6,7 punti di ricarica ogni 100 Km contro gli 8,9 della media europea. L'Anfia chiede fondi straordinari per sostenere la transizione in Europa e accelerare gli investimenti delle imprese per la riconversione produttiva. Centrale anche il tema dell'incremento dei dazi sulle importazioni delle auto elettriche cinesi.
Fonte: https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/industria/2023/01/18/auto-bilancio-in-rosso-in-europa-41-nel-2022_0d3f666f-1d8f-4894-9087-c7ecf8527c0e.html